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Dopo l’addio a Milano Melli approda al Fenerbahce

Adriano Arati
Dopo l’addio a Milano Melli approda al Fenerbahce

Reggio Emilia: per il lungo reggiano irrisolte le crepe con coach Messina. Per lui è un ritorno a casa

24 giugno 2024
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Reggio Emilia Un addio amaro e immeritato da annegare grazie alla corte di mezza Europa. Sono giorni intensi e probabilmente non semplicissimi a livello emotivo per Nicolò Melli, il miglior giocatore di sempre tra quelli nati a Reggio. E con distacco. Il 33enne lungo, al lavoro in Nazionale per preparare il Preolimpico, si è appena congedato dall’Olimpia Milano in cui era tornato nel 2021, al termine dell’esperienza in Nba.

In tre anni ha vinto tre scudetti, e sempre con un contributo fondamentale, una presenza costante in campo e fuori, difensore superiore capace di far male e di adattarsi spesso a giocare come centro, non il suo ruolo naturale. Alla scadenza del contratto, l’Olimpia e il giocatore non hanno trovato l’accordo per il prosieguo, dopo strani mesi in cui le tensioni tra Melli e il coach e presidente Ettore Messina sono diventate sempre più palesi. Melli lo ha ribadito spiegando di aver ricevuto una sola offerta, in aprile. Da lì, nonostante la disponibilità a discutere, nessun altro passo sino a una scarna telefonata di Messina, meno di un minuto in cui lo informava della volontà del club di non proseguire. Senza altri margini.

L’addio ha colto di sorpresa il mondo del basket italiano e ha amareggiato una bella fetta dell’ambiente milanese, che in Melli – approdato all’Olimpia giovanissimo e poi rientrato per guidare la striscia di vittorie in campionato – vedeva il principale riferimento. Che le trattative non fossero facili era emerso da tempo, per questioni economiche, tecniche e umane, ma il pensiero condiviso era che alla fine un accordo sarebbe stato trovato.

Nonostante la complicazione dovuta alla fine delle agevolazioni fiscali previste per il contratto del ritorno dopo gli anni all’estero. Melli avrebbe potuto giocarsi in Italia quello che probabilmente sarà l’ultimo contratto di vertice della sua carriera. E dopo, chissà che non abbia voglia di concludere il viaggio dove tutto è iniziato, vale a dire nella sua Reggio. Milano avrebbe tenuto un lungo di prima fascia difensiva, un titolare da Eurolega e italiano ancora in grado di fare la differenza.

Aspetto fondamentale non tanto in coppa, dove di limiti di passaporti non ve ne sono, quando in serie A, dove il vincolo dei 6 stranieri incide e non poco. Invece, tutto è finito, e pure malamente. L’argomento tiene banco tra i tifosi milanesi, e come sempre in casi simili si creano fazioni che rinfacciano all’altra parte tutte le colpe.

Normali dinamiche per una squadra così seguita, ancor più dopo un’annata travagliata e parzialmente sistemata dallo scudetto. La distanza tra Melli e Messina era già ampia, come notato in diverse occasioni in campo in Eurolega e con picco ad Atene il 3 gennaio, nel match con l’Olympiakos. Nell’ultimo minuto, sotto di una manciata di punti, ha chiesto ai suoi di difendere la differenza canestri senza provare a vincere. Una decisione che ha lasciato perplessi molti, figurarsi un agonista come Melli. Ma i problemi erano presenti a monte, da quando Milano ha ingaggiato una superstar come Mirotic, un’ala grande proprio come Nicolò, ancora una volta chiamato a sacrificarsi come centro.

Da un mese, poi, la grancassa europea parla del ritorno all’Olimpia di LeDay, il lungo Usa lasciato andar via 3 anni fa proprio a favore di Melli. Adesso si invertiranno i ruoli. L’impressione è che Messina in particolare abbia voluto ribadire la sua centralità in casa Olimpia. E Melli? Con buona pace dei tifosi reggiani, il suo futuro sarà in Eurolega. L’annuncio a fine giugno, a mercato già caldo, gli toglie qualche proposta e la possibilità di giocare al rialzo, ma non certo i club interessati.

Alla fine il giocatore ha optato per un rientro al Fenerbahce, voglioso di rivincite dopo anni di successi dei cugini dell’Efes Pilsen. Melli ha già giocato due anni con la squadra di Istanbul, conosce bene l’ambiente e le ambizioni del Fener coincidono con le sue: alla bacheca manca sempre l’Eurolega, sfiorata proprio coi turchi. La trattativa si è conclusa positivamente. 

Intanto Melli proverà a portare l’Italia ai Giochi, che per lui sarebbero i secondi dopo quelli di Tokyo 2021. Allora la nazionale si fermò ai quarti di finale con la Francia finalista. Ora l’appuntamento è con Bahrain e lo stesso Porto Rico, prima della probabile finale con la Lituania. 

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