Allattare fuori casa con serenità: apre il primo Baby Pit Stop Unicef della Bassa reggiana
Reggiolo: venerdì 4 aprile l’inaugurazione allo showroom Gioia Baby in via Matteotti
Reggiolo Un Baby pit stop per allattare. Nascerà il 4 aprile, alle 10.30, presso lo showroom Gioia Baby in via Giacomo Matteotti 133. Questo l’evento di inaugurazione di un’iniziativa nata in collaborazione con Unicef Italia. Il Baby pit stop è uno spazio protetto e gratuito per le mamme e per i bambini, dove è possibile cambiare il pannolino e fare il “pieno di latte” in tranquillità e riservatezza anche fuori casa. Questa iniziativa garantisce i diritti sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, spiegano da Gioia Baby. «Siamo fieri di poter aderire a questa preziosa iniziativa Unicef, allestendo uno spazio confortevole e sicuro dove mamma e bambino possono sentirsi accolti nel gesto intimo dell’allattamento – fanno sapere –. Questo sarà il primo Baby pit stop della bassa reggiana». All’inaugurazione presenzieranno il sindaco Roberto Angeli, il Comitato provinciale Unicef e professioniste del settore materno-infantile.
«Ascoltiamo ogni giorno le esigenze delle famiglie – ha esordito Zuhal Kaykaç Messora, Ceo e fondatrice di Gioia Baby – e, per offrire un supporto concreto, abbiamo deciso di diventare Baby pit stop Unicef». Gioia Baby nasce come e-commerce nel 2016 dalla passione di una mamma e dal desiderio di diffondere il valore del contatto tra genitori e bambini, accompagnandoli in un viaggio fatto di vicinanza e amore. Grazie al crescente successo dello shop online e alla fiducia delle famiglie, nel 2022 è stato inaugurato uno store fisico a Reggiolo. «Con uno showroom in una posizione strategica, accogliamo famiglie non solo dall’Emilia Romagna, ma anche dalle regioni limitrofe – spiega Messora –. Specializzati in babywearing e pannolini lavabili, offriamo soluzioni sostenibili e di alta qualità per il benessere delle famiglie e dell’ambiente». Un’altra particolarità di Gioia baby è la promozione del babywearing, ovvero portare il bimbo a stretto contatto grazie a marsupi e fasce. «Il nostro obiettivo è trasmettere alle mamme e ai papà l’emozionante esperienza di portare cuore a cuore i propri bambini – spiegano –. Vogliamo diffondere un contatto autentico e intimo che è protagonista della genitorialità». © RIPRODUZIONE RISERVATA