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Sassuolo-Reggiana, i granata alla prova più dura ma si può fare

Wainer Magnani
Sassuolo-Reggiana, i granata alla prova più dura ma si può fare

Reggio Emilia: alle 19.30 la partita allo Stadio Città del Tricolore

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Reggio Emilia Il calcio giocato fatica a trovare spazio in questa settimana ricca di polemiche e tensioni eppure oggi la Reggiana si gioca (ore 19. 30) una sfida fondamentale contro la capolista Sassuolo. In palio ci sono punti pesanti per i granata che rischiano in caso di sconfitta di ritrovarsi in zona retrocessione ma si giocherà in un clima surreale, con un Città del Tricolore semideserto per le note vicende che hanno indotto i reggiani, tifosi organizzati e non, a disertare lo stadio e dall’esterno cercheranno di far sentire la loro voce d’incoraggiamento a Bardi e compagni. Uno scenario che ricorda una partita della Reggiana passata alla storia: Cuneo-Reggiana, finale di ritorno dei play out. Era il 2 giugno 2013 e un centinaio di tifosi impossibilitati ad entrare allo stadio perché non erano in possesso della tessera del fifoso, rimasero all’esterno del Fratelli Paschiero, aggrappati alla mura di cinta dietro la porta per seguire la partita e incitare la squadra di Zauli. Cori e canti in continuazione e ogni tanto si vedevano sventolare le bandiere granata mentre nel rettangolo di gioco Alessi e compagni difendevano a denti stretti il gol di vantaggio che voleva dire salvezza in serie C.

Il finale thrilling fa parte della storia centenaria della Reggiana, così come quell’abbraccio a fine partita tra i giocatori e quel centinaio di tifosi che dall’esterno dello stadio hanno trascinato alla salvezza la squadra. Oggi la montagna da scalare sarà ancora più in salita perché il Sassuolo sta veleggiando senza rivali verso la promozione in serie A. La squadra di Fabio Grosso ha numeri impressionanti e sta facendo un cammino, soprattutto al Città del Tricolore, da far paura: l’ultima sconfitta è datata 24 agosto 2024 contro la Cremonese. Il Sassuolo in serie utile da sette partite dove ha conquistato 17 punti, mentre la Reggiana non vince al Città del Tricolore dal 26 gennaio, quando superò il Palermo e in trasferta non esulta dal 29 dicembre 2024 quando vinse a Mantova. Rimanendo sui numeri e alle individualità (Laurientè 13 gol, Pierini 9 gol, Mulattieri 8 reti) il divario dei 37 punti tra Sassuolo e Reggiana ci sta tutto. Si dovrebbe parlare di una partita dal risultato scontato ma il campionato di serie B ci ha abituato a qualsiasi sorpresa, così come la Reggiana è una squadra che regge bene il confronto con le grandi di questo campionato rispetto agli scontri diretti. Ai ragazzi di William Viali, i tifosi granata hanno chiesto solo di uscire dal campo dopo aver dato tutto, onorando la “camiseta” a testa alta. Certo, la speranza del tecnico granata è di poter passare in vantaggio per riuscire a gestire meglio il confronto puntando sulle ripartenze ma in ogni caso servirà una partita perfetta della Reggiana e un Sassuolo in tono minore. Certo, alla Reggiana anche il punto può far comodo in una classifica più che mai stretta. Per riuscirci sarà necessario gettare nella mischia cuore e l’orgoglio che porebbero davvero arrivare a fare la differenza. Sarà una partita in cui i duelli individuali incideranno e i granata dovranno essere monumentali nel limitare il talento dei vari Berardi, Laurientè, Volpato, Mulattieri e tanti altri perché il Sassuolo ha anche una panchina di lusso. Nel preparare la partita, il tecnico Viali ha cercato di toccare le corde giuste, ha responsabilizzato i giocatori che indirettamente gli hanno dato fiducia. È stato fatto un patto per la salvezza che deve essere trasferito sul campo. Battere il Sassuolo sarà possibile soltanto se si ha più fame della capolista, se si opera un pressing asfissiante e se si morde ogni pallone. Non è pensabile di misurarsi con Berardi e compagni sotto il profilo del fraseggio o del possesso palla. Occorrerà però una maniacale attenzione alla fase difensiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA