Ecco come sarà la Reggiana di Dionigi: corsa, intensità e una rosa più snella
Il mister confermato dalla società chiede due giocatori per ogni ruolo
Reggio Emilia A prescindere dalla scelta che farà la proprietà, il nuovo direttore sportivo della Reggiana dovrà tenere conto di due aspetti: la composizione dell’attuale organico formato da 17 giocatori sotto contratto, che diventeranno 19 con lo scontato rinnovo di Paolo Rozzio e Lorenzo Libutti e l’idea di calcio che vuole impostare il tecnico Davide Dionigi. La filosofia che la proprietà intende indicare, condivisa dallo stesso allenatore Dionigi, sarà quella di avere una rosa ristretta rispetto allo scorso anno, quindi 22 giocatori: due per ruolo più i tre portieri. Nei 17 granata che sono sotto contratto vi sono alcuni atleti (Cavallini, Brekalo, Varela, Urso, Stramaccioni) che sono destinati a trovare un’altra collocazione e altri difficilmente rientreranno nei concetti di gioco del mister, vedi il regista Leo Stulac. Si dovrà anche fare i conti con le richieste di mercato che potrebbero riguardare Natan Girma. L’elemento che caratterizzerà la Reggiana di Davide Dionigi sarà la corsa. Il tecnico granata privilegerà giocatori di “gamba” e che sappiano fare in modo continuativo le due fasi.
Una squadra che difende e attacca con grande intensità. Una caratteristica individuale che condizionerà il gioco di squadra. Il modulo che Dionigi utilizzerà, pur con una certa flessibilità, avrà come base di partenza la difesa a tre con l’utilizzo di due esterni di grande dinamismo e corsa. In mezzo al campo due mediani di forza che si potranno abbinare al play. Sul fronte offensivo il concetto è di avere un triangolo che si può alternare: Portanova e Girma alle spalle di Gondo oppure Natan andrà ad occupare un ruolo più offensivo al fianco di Cedric. Se lo vogliamo tradurre in numeri: 3-4-1-2 o 3-4-2-1 che può anche essere schierato come un classico 3-5-2 con Portanova come quinto di centrocampo. In pratica ciò che abbiamo visto nel finale di stagione. Dionigi vorrà due giocatori per ruolo con caratteristiche alternative. Un esempio: a sinistra va bene Marras come quinto ma l’alternativa dovrà essere un giocatore più difensivo e strutturato. Lo stesso concetto vale per l’esterno destro. A livello difensivo non si discutono Rozzio, Sampirisi, Libutti e Meroni ma occorrerà inserire un giocatore mancino rapido, stile Marcandalli. Yannis Nahounou rimarrà in organico per completare la sua crescita tecnica e tattica. A centrocampo ci sarà bisogno di almeno quattro o cinque elementi perché al momento sotto contratto c’è solo l’affidabile Tobias Reinhart. In attacco non sono in discussione Girma, Portanova e Gondo mentre Dionigi dovrà valutare le qualità di Varela. Maggio sarà chiamato a giocare da seconda punta e in alternativa come esterno nel tridente. Il prossimo campionato dovrà essere quello della sua consacrazione. Per il reparto offensivo occorre iniziare a ragionare in modo diverso: servono degli attaccanti che facciano rendere al meglio i compagni di reparto e che giochino per la squadra. Solo così potremo rivedere il Gondo delle ultime cinque partite. Per quanto riguarda i portieri la Reggiana non può che puntare sulla giovane coppia Motta-Sposito, con un terzo portiere esperto ma non titolare, rinunciando a Bardi che avrà l’ambizione di giocare in una squadra d’alta classifica. l © RIPRODUZIONE RISERVATA