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Reggiana, l’appello di Salerno: «Gli industriali locali entrino nel progetto granata»

Wainer Magnani
Reggiana, l’appello di Salerno: «Gli industriali locali entrino nel progetto granata»

Il presidente fa il punto della situazione durante la visita avvenuta ieri mattina, mercoledì 3 settembre, all’Immergas del patron Romano Amadei

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Brescello Il patron granata Romano Amadei ha scelto l’ironia per accogliere i giocatori, lo staff tecnico e i dirigenti in quella che possiamo, a ragione, definire la sua creatura: l’Immergas. È riuscito a strappare un sorriso e un applauso a tutti i presenti e anche una promessa: «Dobbiamo difendere la categoria e riuscire a conquistare la salvezza». Si è quindi rivolto così all’allenatore Davide Dionigi, aggiungendo con sarcasmo: «Altrimenti facciamo come lo scorso anno: a sette partite dalla fine cambiamo allenatore. Ovviamente scherzo e non sarà così, anzi siamo grati di ciò che Dionigi ha fatto lo scorso anno e confidiamo di averlo con noi per diversi anni».

Amadei ha poi fatto i complimenti a Gondo per il rigore contro l’Empoli: «È stato bravo e freddo, quasi come contro la Cremonese in amichevole: il suo tiro era molto angolato - scherza - e il portiere non ci poteva arrivare». Una battuta che strappa la risata di tutti i presenti e soprattutto di Cedric. Il patron ha voglia di scherzare anche sulle operazioni di mercato: «Vorrei dire che chi abbiamo tenuto è perché non siamo riusciti a cederlo». Poi rivolto a Rozzio lo stuzzica: «Ti abbiamo tenuto perché tu faccia almeno un gol, quando lo farai? Un gol l’hai già fatto? Non ricordo. Libutti? Tu puoi rimanere ancora qualche anno». Sono stati un paio di minuti di grande ilarità che ha coinvolto tutti.

«Mi fa piacere - ha sottolineato Amadei - essere riuscito a strapparvi un sorriso ma adesso ho esaurito le battute e vorrei farvi un discorso serio e che fa riferimento al fatto che sulla maglia avete lo sponsor Immergas. Avrete modo di vedere la nostra azienda per avere la giusta conoscenza di cosa c’è dietro al logo Immergas e che rappresenta sessanta anni della mia vita. È una bella realtà e quello che voi farete di buono sul campo, vale a dire mantenere la categoria, si rifletterà sull’immagine della nostra azienda. So che la salvezza non sarà facile ma sono certo che ce la metterete tutta. Il risultato è importante: noi dobbiamo, facendo il possibile e anche l’impossibile, mantenere la serie B. Diciamo che mi aspetto che ce la mettiate tutta per raggiungere questo obiettivo».

Amadei poi entra nei panni del padre di questa "famiglia allargata". «Mi auguro che andiate d’accordo, che vi rispettiate tra di voi e che diate il massimo che vi è possibile» sottolinea prima di toccare il tema che riguarda il futuro del club. «Si scrive e si dice di difficoltà economiche della società ed è evidente perché la Reggiana rappresenta una media piccola realtà di un territorio ricco e la Reggiana ha bisogno del vostro sostegno. Abbiamo tanti sponsor, una bella tifoseria ma ci vorrebbe qualcosa di più».

Su questo tema è intervenuto anche il presidente Carmelo Salerno che ha lanciato un preciso messaggio alla città: «Abbiamo dimostrato in questi sette anni di essere una società seria, trasparente e affidabile composta da persone appassionate e che non hanno interessi personali, se non pensare al bene della Reggiana. Ci piacerebbe condividere questo progetto che sta sempre più diventando importante e affascinante con tutta la città di Reggio Emilia e Provincia, non solo con i nostri tifosi e i tanti sponsor che ci sono sempre molto vicini. Siamo una società che merita l’attenzione e la partecipazione degli imprenditori reggiani per garantire alla Reggiana un brillante futuro. In questi mesi ci sono state delle trattative per la cessione della proprietà che in qualche modo ci hanno condizionato e abbiamo avuto dei momenti di riflessione ma poi ci siamo detti che in ogni caso dovevamo allestire una squadra competitiva per la serie B. All’inizio avevo parlato di un organico funzionale per il gioco dell’allenatore Dionigi, oggi mi sento di dire che abbiamo una Reggiana più forte dello scorso anno».

Salerno aggiunge un altro particolare: «Altre trattative ce ne saranno ma la speranza è quella di condividere con gli industriali reggiani questo nostro progetto che riguarda la squadra che rappresenta tutta la città». Un preciso messaggio di condivisione nel governare la società rivolto agli industriali reggiani. Il presidente Salerno ha poi sottolineato alcuni concetti che hanno caratterizzato gli ultimi mesi del club sotto il versante tecnico. «È stata intrapresa una politica di valorizzazione del nostro patrimonio giocatori, allestendo anche una rosa importante, con tanti atleti di proprietà e giovani».

Salerno ha ovviamente ringraziato il tecnico Dionigi e il suo staff per l’impresa compiuta lo scorso anno, come si è compiaciuto per il lavoro svolto dal ds Fracchiolla e dal suo collaboratore Scognamiglio. «Vogliamo rendere orgogliosi i nostri tifosi, mantenere la categoria attraverso il coraggio e l’abnegazione. Ciò che la Reggiana ha mostrato in queste prime partite di campionato» ha aggiunto. Il patron Romano Amadei si è poi soffermato, a margine del pranzo, con alcuni giocatori, in modo particolare con Simone Bonetti che fino allo scorso anno militava nel Lentigione, l’altra squadra del cuore del patron. Amadei ha pranzato con gli amici che solitamente sono con lui allo stadio e nelle serate allo chalet del suo laghetto artificiale all’interno dell’Immergas. Non è mancato il suo tradizionale coro "e per la Reggiana hip hip urrà". Il patron si è trattenuto cordialmente con Libutti, con il ds Fracchiolla e poi ha salutato uno a uno tutti i giocatori, i membri dello staff tecnico e gli sponsor.