Gazzetta di Reggio

Martedì 1 aprile

Massimo Zamboni allo Spazio 49 per dare voce a Pasolini

Massimo Zamboni allo Spazio 49 per dare voce a Pasolini

Reggio Emilia: “Profezia è Predire il Presente” nel cinquantesimo anniversario dell’assassinio del grande poeta

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Reggio Emilia P.P.P., la sigla di Pier Paolo Pasolini, diventa “Profezia è Predire il Presente” nell'interpretazione musicale che Massimo Zamboni ne propone nel cinquantesimo anniversario dell’assassinio del grande poeta. È una sorta di opera letteraria trasposta in note, che l’associazione Via Roma 49 presenterà martedì 1 aprile  (ore 21) allo Spazio 49 a ingresso libero fino a esaurimento dei posti. Le canzoni che la compongono sono capitoli della drammatica biografia di un intellettuale precorritore e attualissimo. L'opera comprende canti popolari, un omaggio a Giovanna Matini, brani tratti dal repertorio di Zamboni e tre inediti, “La rabbia e l'hashish”, “Cantico cristiano” e “Tu muori”. Tredici tracce che conducono lungo un percorso sempre più scuro, quasi desolato, per accompagnare il pensiero e la fine del pensare di Pasolini. Vi si trova l'eco di quel «dolore civico profondo» che caratterizzava un intellettuale capace di «profetizzare e percepire la trasformazione drammatica e lacerante dell’Italia». L'autore vuole dare voce a un «Pasolini multiforme, inafferrabile, che ha affrontato inimicizie insanabili, disumane, e un isolamento feroce». «Ancora oggi – spiega – non possiamo prescindere dalla sua intelligenza, da quel suo sguardo che taglia come un laser ed è capace di offrire squarci di una compassione profondissima». Un pensiero, quello di Pier Paolo Pasolini, che nonostante i plurimi tentativi, non è stato schiacciato da chi lo avrebbe voluto ridurre, impoverire e semplificare. E che si presenta oggi più attuale che mai. Zamboni, nato a Reggio nel 1957, appartiene a una famiglia originaria dell'Appennino reggiano come quella di Giovanni Lindo Ferretti, con il quale fondò nel 1982 i Cccp-Fedeli alla linea. Musicalmente è considerato uno dei padri del punk rock e del rock alternativo italiani. Dotato di uno stile e sound molto personali, la sua musica è stata d'ispirazione per numerosi gruppi rock italiani, tra cui Subsonica, Marlene Kuntz e Africa Unite, e molto apprezzata da critica e altri musicisti, tra cui Battiato. Ha pubblicato una decina di libri, uno dei quali con Giovanni Lindo Ferretti, “In Mongolia in retromarcia”, edito da Giunti. L.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA