Gazzetta di Reggio

Lunedì 31 marzo

Piergiorgio Paterlini al Catomes Tôt con il suo Confiteor

Piergiorgio Paterlini al Catomes Tôt con il suo Confiteor

Reggio Emilia: l’incontro con lo scrittore e il suo ultimo libro

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Reggio Emilia Questa sera (ore 21) al Centro sociale Catomes Tôt (via Panciroli), Piergiorgio Paterlini presenta il suo libro, “Confiteor” (edito da Piemme), proposto da Lorenza Foschini per il Premio Strega 2025. A dialogare con l’autore sarà Jacopo Della Porta, giornalista della Gazzetta di Reggio. Piergiorgio Paterlini nel suo memoriale “Confiteor” ci consegna un uomo, non solo un libro. Lo scrittore infatti attraversa settant’anni di vita, suddividendolo in tre sezioni, a suggerire l’attraversamento (ideale) di tre secoli: l’Ottocento contadino di una condizione umana ancora immutata nel secondo dopoguerra, rappresentato dal microcosmo del comune della Bassa reggiana in cui Piergiorgio nasce e trascorre i primi anni sotto l’ingiusto matriarcato della nonna Adalgisa; il Novecento col padre divenuto operario in fabbrica e la vita in Seminario in cui “entra da ogni fessura” il vento del cambiamento; il Duemila, simbolicamente aperto con il racconto delle nozze con Marco Sotgiu, compagno di vita dello scrittore.
Raccontando di sé Paterlini incrocia la sua storia personale con quella dell’Italia, con le sue trasformazioni culturali, sociali, politiche. Racconto, ricordo, storia si alternano, lasciando spazio ai grandi temi civili, a riflessioni nutrite di conoscenze filosofiche e teologiche sul destino umano, sulla morte.

Piergiorgio Paterlini ha pubblicato, tra gli altri, “Ragazzi che amano ragazzi”(prima edizione Feltrinelli 1991, prima edizione Einaudi 2024), “I brutti anatroccoli”, “Lasciate in pace Marcello”, “Fisica quantistica della vita quotidiana”, “Bambinate”, “Stanno smontando il mare”, e due “autobiografie” a quattro mani, con Gianni Vattimo (“Non Essere Dio”) e con il premio Nobel Giorgio Parisi (“Gradini che non finiscono mai”). I suoi libri sono tradotti in una decina di Paesi. Con Michele Serra e Andea Aloi ha fondato il settimanale Cuore. Ha scritto inoltre per il cinema, il teatro, la radio, la televisione. Tiene una rubrica fissa su Robinson/la Repubblica.l

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